Questa filastrocca veniva fatta imparare a memoria nella casa del sapere degli Aikinyàsu, quando volevano insegnare i cinque elementi base che compongono il mondo della materia grossolana:

Immagine della pergamena. Contenuto: Sotto la terrra per chi torna sconfitto dalla guerra, tanta acqua invece pesterà chi commerciar vorrà. aria dolce tenera aria avrai, se dal fondo del mare tornerai, e i bagliori dei fuochi del cielo vedrai, se nelle dimore degli Dei ti recherai. Ma se oltre   ai falò degli immortali riuscirai ad andare, 
la polvere di stelle infine potrai palpare.





Tratto dall' Áshnashnienen Ainìsha, componimento oramai quasi perduto, di cui se ne posseggono solo alcuni frammenti.

Immagine della pergamena. Contenuto: Puri come la purezza personificata saranno coloro che riusciranno a scorgere il luminoso viso del figlio della splendente Laanu, quando è alla guida del
suo carro alato, quando volteggia nel punto più alto del cielo. Non lottare contro l'impellente esigenza di scostare i tuoi occhi dal volto del Dio Áshnash
quando spavaldo regge con una mano le briglie dei suoi divini destrieri alati e con l'altra schiocca la lunga frusta tutta d'aurghènteon, mentre li lancia
lungo gli invisibili sentieri del cielo aperto, poiché essi ti si bruceranno.
Non ne sei degno.





Di squisita devozione e di recente composizione, questa preghiera fu infatti invocata dalla Gran Sacerdotessa Annaènteil, quella notte che accompagnò di nascosto il figlio Mcferr, fuori dal Tempio del Dio Ark.

Immagine della pergamena. Contenuto:   OH DOLCE DEA, STUPENDA SPOSA DEL SOMMO NOSTRO DIO,CHE VEGLI SU DI NOI, ILLUMINACI L'IMPERVIO CAMMINO, E PROTEGGI QUESTO MIO FRAGILE FIGLIO, PROPRIO COME
FACESTI TU COL TUO SPLENDENTE ÁSHNASH, PRIMA CHE PRENDESSE LE REDINI DELLINCANDESCENTE CARRO ALATO.





Questa pergamena, che risale a molto prima che gli Aèquanor giungessero ad Árkon, narra come in tempi remotissimi, un potente stregone accompagnato da un esercito di scheletri armati, avesse invaso il villaggio.

Immagine della pergamena. Contenuto:   Ma un mattino un nero veliero, dai neri vessilli e dalle nere vele, apparve all'orizzonte, sul calmo mare di Árkon, attraccò al molo settentrionale, sbarcando
nere frotte di demoni urlanti e vocianti, dai neri musi ghignanti, ed un lungo brivido corse lungo la spina dorsale di coloro che ebbero la sfortuna di
assistervi.
Accompagnati da un nutrito esercito di Non-Morti, i demoni irruppero come uno sciame di cavallette sul molo ma quel che agghiacciò definitivamente i sbigottiti
abitanti, fu l'apparizione solenne del Nero Stregone. Alto, imponente, dai terribili poteri magici, guidava solamente con il pensiero l'intera orda, che
ben presto si impadroni' dell'intero villaggio.
Aspro ed intenso fu lo scontro, e gravi furono le perdite da entrambi le parti. Abili condottieri guidavano gli armigeri ben equipaggiati, ma non ci fu
nulla da fare, Árkon fu presa.



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